Perché proprio 3.05?

In principio erano 13 regole. James Naismith, l’inventore del basket, le scrisse di suo pugno su due fogli di quaderno e le appese all’ingresso della palestra di Springfield, nel Massachussets, dove insegnava educazione fisica. La storia la sanno tutti: al College c’era bisogno di un gioco da praticare al coperto, nei freddissimi mesi invernali, e al prof. Naismith venne in mente di appendere in palestra due cestini per le pesche, uno di qua e uno di là, fissandoli alla ringhiera del ballatoio. Il nuovo gioco sarebbe consistito nel lanciare la palla dentro al cesto, ovviamente con l’obiettivo di segnare più punti della squadra avversaria.

La prima partita della storia venne disputata il 21 dicembre 1891. Si giocava 9 contro 9, per un motivo molto semplice: la classe del prof. Naismith era composta da 18 studenti. All’inizio, quando veniva segnato un canestro, si prendeva una scaletta per salire a recuperare il pallone. Quel giorno non ci furono grossi problemi: la scala fu usata solo una volta, perché la partita terminò 1-0. Unico canestro segnato da tale Bill Chase. Man mano che si andava avanti, le mani dei tiratori diventavano più “educate” e il numero dei canestri segnati cresceva. Quindi, per evitare la gran rottura di scatole di arrampicarsi ogni volta a riprendere la palla, ai cestini venne tolto il fondo.

Tra le 13 regole originali, spiccava la n. 5: “E’ vietato trattenere, spingere o colpire un avversario in qualsiasi modo”. L’interpretazione di questa norma inizialmente fece passare l’idea del basket come gioco “senza contatto”. E fu per questo che nel 1907, quando il nuovo sport approdò ufficialmente in Italia col nome di “palla al cerchio”, la Federginnastica lo presentò come “gioco particolarmente adatto alle giovinette”. A tradurre le regole in italiano fu Ida Nomi Pesciolini, componente della Commissione tecnica femminile di Federginnastica. Il retaggio è che ancora negli anni ’70, quando qualche calciofilo voleva denigrare il basket, lo definiva “sport per signorine”. Tra quei calciofili c’era mio padre, ma questa è un’altra storia.

L’invenzione di James Naismith prese piede assai rapidamente e nel 1936 divenne sport olimpico. Il prof. ebbe l’onore di alzare la prima palla a due alle Olimpiadi di Berlino, e alla cerimonia di premiazione fu lui a consegnare la medaglia d’oro agli Stati Uniti. Oggi il regolamento è assai più articolato, di quelle prime 13 regole non c’è più traccia. Ma è cambiato proprio tutto tutto? No. Incredibile ma vero, c’è una cosa che in questi 134 anni di storia del basket è rimasta sempre uguale: l’altezza da terra dei canestri. Si, è proprio come state pensando. Alla vecchia palestra dello Springfield College, nel 1891, la ringhiera che circondava il campo era esattamente a tre e 05.

Perché proprio 3.05?

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