
Effetto domino
I giornali e i siti web spesso funzionano come la gente quando va al bar. Avete presente? Uno va a fare colazione la mattina, scambia due chiacchiere col barman e magari spara una cavolata, la più grossa che gli viene in mente. Qualcuno la sente, non resiste alla tentazione e la ripete, come se fosse vera. E da lì, per una sorta di effetto domino, tutti continuano a raccontare quella gran balla. C’è chi ci giura sopra, come se l’avesse vista con i suoi occhi. Altri ci ricamano sopra, aggiungendo particolari inediti. Risultato: la balla viene ripetuta così tante volte che alla fine tutti la danno per assodata. Giornali e siti fanno uguale. Il primo che scrive una cazzata non è che se la inventa apposta, semplicemente fa un errore. Capita. Ma gli altri -spesso, non sempre, sennò chi vi vuole sentire- per pigrizia non si preoccupano di verificare se quella notizia è attendibile oppure no. La danno per scontata e la riprendono. Così, nel corso di giorni o settimane, la fake news (sta cosa la scrivono tutti al plurale, chissà perché) viene ripetuta così tante volte che alla fine diventa vera, nel senso che tutti ci credono. E magari il primo che l’aveva scritta aveva preso una cantonata clamorosa.