ERRORI DI STAMPA

Nell’ambiente del basket tutti sanno cos’è il “suicidio”. Chi gioca, lo ha sicuramente fatto ben più di qualche volta. Si tratta di un esercizio direi tradizionale (e sfiancante), che fa parte del bagaglio di tutte le squadre. I giocatori lo odiano. Gli allenatori lo usano come sistema punitivo. A volte invece serve proprio come condizionamento. Sandro Gamba per esempio lo faceva fare alla fine di ogni allenamento, chi impiegava più di 22-24 secondi lo doveva ripetere.

C’è qualche profano che legge? Si? Allora lo descrivo meglio. Si parte dalla linea di fondo, si corre fino alla linea di tiro libero più vicina e ritorno. Poi fino a metà campo e ritorno. Poi fino al tiro libero più lontano e ritorno, poi fino alla linea di fondo opposta e ritorno. In totale 8 sprint di varia lunghezza per un totale di circa 140 metri su e giù a tutta velocità. Tragitto reso più difficoltoso dai continui cambi di senso.

Ovviamente, non si può pretendere che una cosa così specifica la conoscano tutti. Persino i giornalisti, magari. Per questo ritengo che Igor Kokoskov, allenatore (anzi ex) serbo dell’Efes Istanbul, abbia commesso un’imprudenza. Dopo la vittoria in Eurolega contro il Barcellona, alla domanda “Cosa ha pensato mentre Cordinier era in lunetta per i tiri liberi decisivi?”, ha risposto, ridendo: “Ho pensato che se li avesse sbagliati, al prossimo allenamento gli avrei fatto fare un bel suicidio!”. Ahiahiahi, coach Kokoskov, che leggerezza! In conferenza-stampa mai dare nulla per scontato.

E infatti, apriti cielo. Il giorno dopo la stampa turca, non quella sportiva, ha ripreso la notizia e si è scagliata contro l’allenatore. Con considerazioni di questo tipo: ma scherziamo! Questa è istigazione al suicidio! L’allenatore dell’Efes si augura che un suo giocatore si tolga la vita! Per che cosa poi? Per un errore in una partita di basket! E rideva pure! Ma a che punto siamo arrivati! Ma dove andremo a finire!

L’incauto Kokosvov è stato letteralmente massacrato, un vero e proprio linciaggio mediatico. Tanto da essere costretto a convocare una nuova conferenza-stampa, per spiegare a chi non lo sapeva cosa si intende per “suicidio” in TUTTO il mondo del basket, dalla Nba alla serie Zeta, nessuno escluso.

A volte mi ritrovo a pensare che, forse, è proprio l’aver fatto l’allenatore ad avermi dato una certa forma mentis. Quella di parlare solo delle cose che conosco.

Sarà una coincidenza, ma la partita dopo l’Efes ha perso a Montecarlo e Igor Kokoskov è stato esonerato. Con tanto di post dal sapore perculeggiante “Grazie coach” e foto, come da ignobile prassi degli uffici stampa.

Sbagli? Suicidio!

\ Get the latest news /

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su
PAGE TOP