
L’abito non fa il monaco
…E i paroloni non fanno sostanza. Sul sito ufficiale dell’Olimpia Milano, il ruolo di Ettore Messina è definito “Allenatore/Presidente BOP”. Ti chiedi, e che vorrà mai dire BOP? E’ chiaramente un acronimo, ma vattelappesca che diavolo significa. Spiegazione: BOP sta per “Basketball Operations”, quindi l’incarico è colui che presiede le operazioni di basket. Sempre Olimpia. Hanno preso coach Peppe Poeta come successore designato di Messina. Ho visto che molti giornali liquidano la faccenda chiamando Poeta con la definizione tradizionale di Assistant Coach. Niente da fare. Lui è “Associated Head Coach”. Ovvero non un semplice vice, ma un altro capo allenatore, “associato” a quello che già c’era. Eeeeh, potenza delle parole. Chi si occupa di grafica e pubblicità conosce bene l’importanza del “packaging”, ovvero di come viene confezionato e presentato il prodotto. Ma sempre di confezione si parla. E la qualità non può passare in secondo piano rispetto all’impacchettamento. Non è certo il caso di Messina e Poeta, due super professionisti che non hanno bisogno di definizioni roboanti. Ma altre volte le parole, soprattutto gli inglesismi, servono solo a fare scena. Tipo: Press Manager (addetto stampa), Club Mission (obiettivo della Società) o Performance Team (staff composto da preparatore atletico e fisioterapista). Mi viene in mente la buffa macchietta del boomer milanese, non so chi di voi 25 ce l’ha presente. Quando chiede agli amici di suo figlio, ma voi cosa fate nella vita? Uno risponde: io il Customer Experience Assistant. il secondo: io il Cashflow Manager. E l’ultimo: io mi occupo di Street Marketing. Traduzione: uno faceva il commesso, l’altro il cassiere e il terzo distribuiva volantini.