Vuoi una donna? Allenati

Occhi sognanti. Espressione estasiata. Un filo di voce, quasi ad accarezzare i ricordi. “Sembrava un dio. Bellissimo. Sicuro di sé. E tirava, tirava…”. A parlare così era una tipa che conosco, qualche anno fa. Raccontava come si era innamorata del suo fidanzato, giocatore di basket. Il nome di lui? Neanche sotto tortura.

Bene, fuori dalle palle i romanticismi e analizziamo. “Sembrava un dio”: non molto originale, ma come fattore di innamoramento indubbiamente ci sta. “Bellissimo”: vabbé, opinabile. I gusti delle donne per me sono incomprensibili. “Sicuro di sé”: classico, mai vista una bella ragazza che si innamora di un timidone. “E tirava, tirava…”:  eeeeh, ecco qua, siamo al punto. Tirava cosa? Le pietre? Faceva tiro alla fune? Tirava i remi in barca? No: il soggetto giocava a basket, era un tiratore, e quindi tirava… nel canestro, segnando spesso e volentieri. Ora. E’ possibile innamorarsi di qualcuno perché “tira” e spesso segna? Ma certo. Fosse stato un pilota, la donzella con gli occhioni rapiti avrebbe detto: “E accelerava, accelerava…”. Se era musicista: “E suonava, suonava…”. Imprenditore? “Guadagnava, guadagnava…”. Okok, il concetto è chiaro.

Mi sono ritrovato spesso a erudire i miei su questo concetto, quando allenavo squadre senior. Adesso, nelle giovanili, non lo dico più: dovessero mai accusarmi di venire meno al mio ruolo di “educatore”. A livello senior non catechizzavo i più adulti, quelli erano già scafati. Scafati con la “s” minuscola, nel senso di smaliziati, scaltri. Anche se a pensarci bene, quelli che sono già stati a Scafati sono sicuramente più scafati.

No, il monito lo lanciavo ai più giovani, per metterli in guardia. Gli dicevo: scordatevi che qualche ragazza si innamorerà di voi per le persone che siete, per il vostro carattere, per la personalità che avete o per quello che pensate. No. Si innamoreranno della facciata, di quello che rappresentate, del ruolo che avete. Quindi, se volete “cuccare”, allenatevi forte. Alle ragazze piacerà vedervi forti e sicuri sul campo, come i gladiatori.   

Con mia somma sorpresa, un giorno leggo un articolo su Bosha Tanjevic. E due! Anche sull’Nba, se ricordate, avevo scoperto che la pensava come me. Nell’articolo, Tanjevic sintetizzava il suo pensiero più o meno così: “Più ti alleni, più diventi forte. Più diventi forte, più sali di livello. Più Sali di livello, più guadagni. Più guadagni, più piaci alle donne. Sintesi: vuoi trombare? Allenati”.

Vuoi una donna? Allenati

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2 commenti su “Vuoi una donna? Allenati

  1. Ma davvero siamo ancora fermi a questo?
    Maschio alfa=gladiatore testosteronico.
    Femmina= spettatrice passiva, trofeo da-e-per “trombare”. Che tristezza… ma basta! Solidarizzo con le donne a cui piacciono i temporali estivi. “Cinico”, sei cattivo!

    1. Non devi arrabbiarti con “Gli Strani siete Voi”, ma con le “fidanzate del basket”! (vedi articolo in tal guisa titolato).
      La responsabilità è loro, spettatrici tutt’altro che passive…

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