Avanti, march!

Ci risiamo. Stefano Pillastrini, allenatore della Gesteco Cividale in A2, squalificato per una giornata perché, dopo essere stato espulso, “non abbandonava immediatamente il terreno di gioco”. Mi ero già occupato settimane fa di questo aspetto schizofrenico del regolamento. Adesso mi dovete spiegare che cavolo significa “immediatamente”. Devo sprintare? Devo smaterializzarmi all’istante e ricomparire negli spogliatoi? C’è un limite massimo di secondi oltre il quale non posso andare sennò scatta la squalifica? Ammetto la mia ignoranza, quel limite non lo conosco. Ma so che l’anno scorso mi è capitata la stessa cosa, e in sede di discussione del ricorso presentato dalla Società l’arbitro ha ammesso di aver “esagerato” nello scrivere che dopo l’espulsione ero rimasto in campo addirittura “due minuti” prima di andarmene. Due minuti… manco fossi Michele Verrino. Facciamo così, convochiamo una commissione di psicologi e chiediamogli di stabilire quanto tempo ci vuole per realizzare che ti hanno cacciato, superare il comprensibile momento di frustrazione e imboccare il tunnel. Possibilmente camminando, viste le condizioni del mio ginocchio sinistro. Coach, che ne pensi? (Dico a Pilla, so che talvolta mi legge). Almeno uno si regola.

Avanti, march!

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