
Il presidente che allena
Pistoia, in serie A, rischia di essere inghiottita dai problemi economici. Il presidente è lo statunitense Ron Rowan, quello che giusto 33 anni fa, da giocatore, trascinò la stessa Pistoia a vincere il campionato di A2 a suon di trentelli. Era un realizzatore formidabile, il biondo Ron. In cinque stagioni più due spezzoni in Italia (Venezia, tre anni a Pistoia, Napoli, Trapani, Reggio Emilia) segnò valanghe di punti e ottenne due promozioni in serie A. Da presidente, invece, si è segnalato per aver beccato tre mesi di squalifica. E’ successo tempo fa che in una partita di campionato, con l’allenatore assente, il presidente ha “bypassato” il vice e si è messo a dirigere lui la squadra, timeout e sostituzioni comprese. Che poi è il sogno segreto di ogni presidente. Il punto è semplice: non si può fare. In ogni caso, la situazione finanziaria di Pistoia è preoccupante. Forse condizionato dal suo passato da giocatore, Ron è sembrato più incline a risolvere i problemi della squadra in campo che quelli fuori dal campo. Se questo fosse un sito che divaga di politica internazionale, scriverei che Rowan -coincidenza- proviene da un Paese abituato da sempre a farsi le regole a proprio piacimento. Ma in realtà anche in Italia, a tutti i livelli, le istituzioni sono piene di soggetti che si aggiustano le leggi come gli pare. In ogni caso qui si parla di basket, quindi non lo scriverò.