E’ la tua squadra? Paga

Non mi devo unire al coro di manifestazioni di solidarietà a Franco Ciani. Che Franco sia un gentleman, oltre che un allenatore eccellente, lo sanno anche i sassi. E tutto il mondo ha già provveduto a bastonare il “giornalista” reatino che in conferenza stampa lo ha offeso in modo indecente. Tra l’altro ho avuto l’onore di conoscere coach Ciani quando qualcuno qui ancora faceva la pipì a letto, per cui la solidarietà l’ho espressa direttamente a lui.

Quello che mi preme invece è altro. Innanzitutto fare nomi e cognomi, perché io questa cosa del si dice il peccato ma non il peccatore non l’ho mai capita. Il tipo si chiama Valerio Pasquetti e lavora per una Tv locale. Non è un processo, semplicemente è giusto che si sappia.

Secondo, mi risulta che il nostro eroe si sia scusato. Ora: si può chiedere scusa per una reazione eccessiva provocata dalla rabbia del momento. E già faccio MOLTA fatica, perché quel tono, quell’arroganza e quella mancanza di rispetto erano imperdonabili. Ma una persona non si può scusare perché ha una mentalità distorta, che quella è e quella resta.

Lo zoticone ha lasciato chiaramente intendere di essere un ultrà travestito da giornalista, che la deontologia non sa neanche dove sta di casa. E di avere in testa una gran confusione. La frase chiave è “Questa è la MIA squadra”. Ah davvero? Sei il proprietario? Allora mano al portafogli e paga, invece di urlare improperi. Se invece volevi intendere che la squadra è tua perché ne sei tifoso, allora sei un frequentatore abusivo della sala stampa.

Ma tutto il mondo è paese. Dopo la recente partita Partizan-Milano di Eurolega, per dire, un giornalista ha chiesto a Zelimir Obradovic: “Li hai sentiti i cori dei tifosi? Vogliono vincere”. Cioè, ha detto questo a Obradovic, uno che ha più titoli vinti che anni di vita. Il problema non è l’impudenza, a conciare per le feste il malcapitato ovviamente ci ha pensato Zeliko. Che come sappiamo non ha l’aplomb inglese e lo stile di Franco Ciani. Il problema anche in questo caso è la totale confusione dei ruoli: bisogna vincere perché lo chiedono i tifosi. Certo, perché noi in campo giochiamo per perdere.

E’ una battaglia di ripristino delle funzioni. La tribuna stampa è per i professionisti dell’informazione, i Pasquetti di tutta Italia vadano in curva. 

E’ la tua squadra? Paga

\ Get the latest news /

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su
PAGE TOP