
ERRORI DI STAMPA
Rino c’è, Gianmarco no
Alzi la mano chi sapeva che Rino Gattuso si è dimesso da CT della Nazionale di calcio. Nessuno? E ti credo: non è vero. Eppure un sito web lo ha scritto. Il 9 settembre scorso, su “ilposticipo.it” (non ne avete mai sentito parlare? Non vi siete persi niente), è apparso questo titolo: “Ultimora. Nazionale Italiana, si è dimesso il CT. Ciclo finito prima di cominciare”. Poi c’è la foto di una tuta, che è inequivocabilmente quella dell’Italia di calcio. Poi un “sommario”, che recita: “Le qualificazioni al Mondiale 2026 mietono vittime. Il ciclo del nuovo CT è finito prima di cominciare. Troppe pressioni interne”. E infine parte l’articolo, a firma Pietro Santercole, che analizza il momento della Nazionale di calcio, parla della recente vittoria 5-4 contro Israele e prende in esame le possibilità di qualificarsi ai Mondiali. Delle dimissioni di Gattuso, ovviamente, non c’è il minimo accenno. Ma allora?
Per capire basta andare avanti con la lettura. L’indegno polpettone, perché di questo si tratta, finito l’argomento calcio comincia a parlare della Nazionale Femminile di Volley, neo Campione del Mondo. E infine, ma tu pensa, ecco che il buon Pietro Santercole (era meglio Gino) passa alla Nazionale di Basket e tira fuori le dimissioni di Gianmarco Pozzecco. Così, dopo svariati minuti di lettura resa difficoltosissima dagli spot pubblicitari, uno finalmente capisce che il CT dimissionario è quello del basket.
Ora, la mia prima ipotesi è stata: il solito pasticcio del titolista scemo, che oltretutto non ha neanche voglia di lavorare. Legge il pezzo distrattamente e partorisce un titolo a pisello di Rin-tin-tin. Poi però ho riflettuto: ma se tu parli delle qualificazioni ai Mondiali, che vedono impegnata la Nazionale di Calcio, e pubblichi l’immagine di una tuta della Nazionale di Calcio, allora non è un errore. Stai proprio pescando nel torbido, per trarre in inganno chi legge e creare interesse con una squallida furbata. Ancora peggio che se si fosse trattato di un errore. Peracottari rende l’idea?

Clickbait.
Il 99% delle volte si riconoscono dai titoli sensazionalistici; un consiglio, se proprio si vuole aprire il link, farlo con un Ad remover abilitato così da verificare la notizia senza fargli guaganare sulla visione delle pubblicità. Browser come Brave lo hanno integrato e abilitato per default.
I miei 2 centesimi… 😉
Da buon esperto, tu conosci bene questi meccanismi acchiappa click. Io non mi ci abituerò mai.
*guaganare = guadagnare
Però suona bene, potrebbe entrare nel lessico comune. 🙂
Per raccogliere visualizzazioni vendono anche la loro mamma. Fanno cagarissimo.